Il mosso creativo è un effetto che ottieni intenzionalmente. Non è un errore, non è una fotografia “sbagliata”. Questa tecnica ti permette di ottenere risultati molto vari, che vanno dal tocco pittorico al risalto che è in grado di dare ai soggetti in movimento, all’interno di un’inquadratura nella quale siano anche presenti soggetti statici. Il mosso creativo è una tecnica fotografica di grande valenza artistica e comunicativa associabile senz’altro al tocco di pennello che il pittore dona ai suoi dipinti. Ernst Haas è stato un pioniere anzi, un maestro del mosso creativo. La sua fotografia non è astratta, è un tentativo ben realizzato di conciliare la fissità dello scatto con il movimento esistente prima e dopo.Nel fotografo austriaco il concetto di tempo statico non esiste; esiste il suo divenire, e ci mostra che è rappresentabile in una forma elegante, attraverso uno stile pittorico personale quanto irripetibile. Lo stesso Haas diceva: “Ho voluto liberarmi dal classico momento statico per ottenere un’immagine che esprimesse anche il concetto del tempo”. Anche le fotografie di Fabio Cigolini sono volutamente mosse, scattate con tempi di esposizione più lenti in maniera da rappresentare il movimento. Al di là del luogo fisico, della persona o dell’oggetto che ha rappresentato, ha l’obiettivo di riflettere la gioia di guardare e la gioia dell’esperienza umana. E così troviamo immagine riprese alle raffinate automobili della mitica corsa Mille Miglia, i balarì del tradizionale carnevale di Bagolino, le slitte con i cani circondati dal candore della neve, i ciclisti ed i maratoneti, come le ballerine che si muovono raffinate e leggere sul palco. Il tutto reso ancora più personale dalla scelta del bianco e nero, che rafforza e sottolinea il grafico ed i contrasti, recuperando il senso della fotografia dinamica inseguita dai pionieri delle origini. Testo di Luisa Bondoni - storica della fotografia
MOSSO CREATIVO (clicca sull'immagine per ingrandire)